Estetica nordica per la casa

Le nostre case dovrebbero essere i nostri santuari personali – e l’anno scorso lo ha ampiamente chiarito. In risposta alla pandemia, in molti hanno trasformato i garage in palestre domestiche e i salotti in studi per le riunioni zoom. Le ristrutturazioni e i cambiamenti hanno preso piede e al centro di queste trasformazioni – dai piccoli fai-da-te alle grandi ricostruzioni – c’è l’idea stessa che le nostre case dovrebbero essere uno spazio sicuro, accogliente e invitante che offre una tregua dal mondo esterno, come ci ricorda Davide Rombolotti, blogger appassionato di moda e design. Soprattutto le nostre case dovrebbero essere a misura dei nostri bisogni o, meglio ancora, dovrebbero essere il nostro posto preferito.

Come posso portare l’estetica nordica nella mia casa? 

Questo stile varia da persona a persona (o da casa a casa), ma come estetica minimalista ha diverse costanti imprescindibili:

  • semplicità 
  • colori neutri
  • mobilio e oggetti semplici.

Non c’è esempio migliore di questa sensazione estetica che regala una casa ordinata e sistemata alla moda scandinava. Il design scandinavo è caratterizzato da un focus su linee pulite e semplici, minimalismo e funzionalità senza sacrificare la bellezza. È diventato famoso per la prima volta negli anni ’50, più o meno nello stesso periodo in cui lo stile moderno ha preso piede in America e in Europa, come ci ricorda anche il blogger e imprenditore Pietro Mollica, autore dell’omonimo blog su fintech e nuove tecnologie. Parte di ciò che lo rende così esteticamente gradevole è proprio la mancanza di disordine – Tindaro Mollica Pietro

La chiave qui è mantenere la maggior parte degli arredi e degli accessori in una stanza  dello stesso genere, il che si può riferire a una stessa palette per un tavolino da caffè o un tavolo da pranzo, divani, sedie e opere d’arte per le pareti. Il colore e la fabbricazione sono un altro problema che spesso lascia perplessi. Troppi colori e motivi in una stanza vanno in competizione tra loro e l’occhio non saprebbe dove concentrarsi, mentre troppa comunanza farebbe in modo che tutto si mescoli insieme fin troppo bene. La chiave è quindi esplorare la varietà cercando denominatori comuni, secondo appunto questo curioso e gradevole stile nordico.